Caldaie a gas bandite dal 2030 nel piano REPowerEu dell’Europa
In un'ottica di sviluppo sostenibile e risparmio energetico, entro il 2029 sarà progressivamente eliminata dal mercato la vendita delle caldaie a combustibili fossili.
Lo ha annunciato la Commissione Europea, in linea con le strategie previste dall’Agenda 2030, approvando il 18 maggio 2022 il piano REPowerEU, che mira a contrastare il riscaldamento globale e a promuovere l’uso di fonti di energia rinnovabili in ambito sia civile che industriale.
Contestualmente alla progressiva dismissione delle caldaie a gas, si introdurrà gradualmente l’obbligo di installare impianti fotovoltaici su edifici pubblici, commerciali e nuove costruzioni residenziali, con l’obiettivo di integrare l’energia solare con sistemi di riscaldamento e raffrescamento ad alta efficienza come le pompe di calore.
Questo cambiamento nei modelli energetici consentirà, già nel breve periodo, di ridurre il consumo di gas e petrolio, ovvero le fonti fossili, favorendo la transizione verso l’installazione di sistemi di riscaldamento integrati basati su tecnologie che sfruttano energie rinnovabili, a beneficio del risparmio energetico.
Stop alle caldaie a gas secondo la Commissione Europea nel piano REPowerEU
Lo stop alla vendita delle caldaie autonome a gas, come previsto dal piano REPowerEU, è fissato entro il 2029. Una misura diventata ancora più urgente alla luce delle criticità legate all’approvvigionamento energetico dalla Russia.
Gli obiettivi sono stati espressi chiaramente dalla Presidente Ursula von der Leyen, sottolineando la necessità di ridurre la dipendenza energetica da Mosca e potenziare l’uso delle fonti rinnovabili come leva per il risparmio energetico. Particolare enfasi è stata posta sull’impiego del sole come risorsa primaria per la produzione di energia.
Questo nuovo scenario richiede una progettazione più evoluta ed ecosostenibile degli impianti di riscaldamento e raffrescamento, che consideri la progressiva eliminazione delle caldaie a combustibili fossili, l’integrazione del fotovoltaico e la diffusione delle pompe di calore.
Avanti con fotovoltaico con REPowerEU
L’impiego delle fonti rinnovabili, in particolare dell’energia solare, è al centro della EU Solar Strategy, che punta a valorizzare il potenziale degli impianti fotovoltaici installati sui tetti degli edifici. Il piano prevede l’obbligo di installazione di pannelli fotovoltaici secondo le seguenti scadenze:
- tutti i nuovi edifici commerciali e pubblici con superficie utile superiore a 250 mq entro il 2026
- tutti gli immobili pubblici e commerciali esistenti con superficie utile superiore a 250 mq entro il 2027
- tutti i nuovi edifici residenziali entro il 2029
L’obiettivo è produrre 25 TWh (terawattora) di energia entro il 2025 e moltiplicare la capacità fotovoltaica dell’Unione Europea fino a 680 TWh entro il 2030, pari a circa il 25% del consumo elettrico complessivo.
Per accelerare l’attuazione del piano, la Commissione Europea ha previsto una procedura d’urgenza per il rilascio delle autorizzazioni edilizie, con un limite massimo di 3 mesi, riconoscendo l’installazione del fotovoltaico come intervento di interesse pubblico prioritario.
La EU Solar Strategy rappresenta una svolta nella produzione di energia elettrica per usi residenziali, commerciali e industriali, collegandosi anche alla produzione di energia destinata al riscaldamento e al raffrescamento degli ambienti. Questo impone un ripensamento della progettazione degli impianti, sempre più orientata all’efficienza e alla sostenibilità.
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